Storia dell'Alfa Romeo serie 119


Il progetto per la realizzazione dell'Alfa 6, tipo 119, comincia all'inizio degli anni settanta, quando all'Alfa Romeo si stava già pensando come rimpiazzare la serie Giulia con quella poi divenne l'Alfetta. Infatti molto di quello che si sarebbe poi visto sull'Alfetta fu messo nel progetto dell'Alfa 6.

Alfetta

Alfetta

2000 Berlina

2000 Berlina


L'idea era quella di realizzare un'ammiraglia di grossa cilindrata che potesse competere con le auto della BMW e Mercedes, ma il pediodo di austerity energetica ne fermò lo sviluppo fino al 1979. Questo la penalizzò parecchio, perchè visto l'andamento economico poco rassicurante dell'Alfa Romeo, il progetto iniziale non subì grandi modifiche, specialmete dal punto di vista estetico.


Alfa 6 prototipo

Alfa 6 prototipo

Alfa 6 prototipo

Alfa 6 prototipo


Per la base meccanica venne scelto il pianale Alfetta, con le relative modifiche per allestire una vettura più confortevole di dimensioni maggiori. La lunghezza totale passò da 4,410 a 4,760 m e il passo allungato di 9 cm. La geometria delle sospensioni rimase invariata, con la sola differenza che il cambio venne spostato sull'assale anteriore, per migliorare l'abitabilità del sedile posteriore. La motorizzazione è degna dell'idea iniziale, il sei cilindri a V 2500cc realizzato da Giuseppe Busso qualche anno prima, alimentato da sei carburatori monocorpo.


Alfa 6 prototipo

Alfa 6 prototipo


Quanto detto venne evidenziato ampiamente dalla stampa del settore e anche se vennero apprezzate sia le doti motoristiche che di assetto e guida, l'estetica ormai datata, il costo e gli alti cosumi di carburante, ne penalizzarono pesantemente le vendite. Nel 1980 ne vennero prodotte 6000 esemplari per la prima serie.


Alfa 6 Fronte

Alfa 6 Fronte

Alfa 6 Retro

Alfa 6 Retro


Alfa 6

Alfa 6

Alfa 6 Spaccato

Alfa 6 Spaccato


Negli anni successivi le vendite non decollarono come previsto e nel 1983 vennero prodotti per la seconda altri 6000 esemplari, dopo un leggero restiling esclusivamente estetico, realizzato dal Centro Stile Bertone. Oltre alla novità estetica venne anche modificata la motorizzazione: il 2500 V6 venne equipaggiato con l'iniezione elettronica, venne aggiunto un motore 2500 Turbo Diesel della VM e venne fatta una versione ridotta a 2000cc del V6 alimentata a carburatori (per ridurre la tassazione IVA).


Alfa 6 II Serie

Alfa 6 II Serie Fronte


Alfa 6 II Serie

Alfa 6 II Serie Fianco

Alfa 6 II Serie

Alfa 6 II Serie Retro


La storia dell'Alfa 6 si conclude nel 1987, quando la FIAT, ormai subentrata al posto dell'IRI nella gestione del marchio Alfa Romeo, decise di metterla da parte per sostituirla con la 164. L'Alfa 6 non è stata tecnicamente un fallimento, l'interno vettura era comodo anche non ampio rispetto alla concorrenza e le prestazioni erano ottime, ma l'impatto che ebbe sul mercato automobilistico fu irrilevante e parecchi degli esemplari prodotti rimasero per anni invenduti nei depositi dello stabilimento di Arese.